09/07/2015
LU-VE: ESORDIO IN RIALZO AL DEBUTTO IN BORSA
MILANO - Debutto positivo per LU-VE sull’AIM, il mercato di Borsa
Italiana dedicato alle piccole e medie imprese cui è giunta attraverso
un’operazione di “business combination” con ISI – Industrial Stars of
Italy, che le ha portato in dote 50 milioni di euro.
In occasione
dell’inizio delle negoziazioni, Barbara Lunghi, responsabile del
mercato delle PMI di Borsa Italiana ha dichiarato: “Diamo il benvenuto a
LU-VE. AIM Italia si è ormai affermato come il listino per le società
ambiziose e improntate alla crescita. Siamo certi che LU-VE potrà trarre
importanti benefici da questo traguardo!”.
“Al momento di
suonare la campanella che ha dato inizio alle contrattazioni del titolo
LU-VE in Borsa, ho sentito vicino a me tutti quelli che hanno
partecipato, specialmente all’inizio, 30 anni fa, a costruire questa
avventura fortunata. L’apertura del capitale e l’accesso alla Borsa sono
la prosecuzione della crescita che ci ha contraddistinti fin qui,
seguendo i nostri tradizionali principi: leadership e passione. Questa
operazione accelera tutti i processi in corso di quattro o cinque anni,
il tempo necessario per accumulare 50 milioni di free cash flow” ha
spiegato il presidente di LU-VE Iginio Liberali, che con la famiglia
Faggioli controlla il gruppo.
“Nonostante gli avvenimenti di
questi ultimi giorni, viviamo un momento per certi versi irripetibile.
La scelta di quotarci attraverso il meccanismo della SPAC, ci mette al
riparo dalle turbolenza dei mercati. Avevamo già avviato piani di
sviluppo e potenziamento in Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Russia e
Cina, spalmanti in un orizzonte temporale di cinque anni. – hanno
spiegato Matteo Liberali e Michele Faggioli, rispettivamente CEO e COO
del Gruppo - Ora, la quotazione di LU-VE rende possibile
un’accelerazione per tutti i nostri programmi di crescita. Nelle
condizioni precedenti, il nostro Gruppo, ha generato un free cash flow
nell’ordine di 11-12 milioni all’anno: ce ne sarebbero voluti quattro o
cinque anni per generare questo flusso finanziario per lo sviluppo.
Ora, miriamo a crescere sia per linee interne che per linee esterne: in
paesi ad alto potenziale, con acquisizioni o realizzazione di impianti
nuovi. Guardiamo alle aree geografiche in cui siamo meno presenti, come
Asia-Pacifico e America. Turbolenze a parte, siamo convinti che “i
migliori dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti”.
La
famiglia Liberali possiede una quota del capitale pari a circa il 54,6%,
la famiglia Faggioli circa il 19,2% mentre al mercato è affidato circa
il 24,5%; il restante 1,7% circa del capitale sociale è indirettamente
detenuto dai promotori di Industrial Stars of Italy.
A fine 2014,
LU-VE Group contava 1.528 dipendenti (624 in Italia e 904 all’estero):
+149 rispetto al 2013. Lo scorso esercizio si è chiuso con un fatturato
consolidato di 212 milioni, di cui il 76% all’estero in oltre 100 Paesi.
“Inizia
oggi una storia nuova dell’azienda che si assume nuovi obblighi e che
accanto al denaro paziente della famiglia, dovrà tenere conto del denaro
esigente degli investitori - ha detto ancora il presidente alla
cerimonia di debutto in Borsa, sottolineando con orgoglio che, “come non
capita sempre, le nuove generazioni delle due famiglie fondatrici hanno
deciso di proseguire il lavoro e la passione dei padri”.
Fabio Liberali
Chief Communications Officer
LU-VE Group
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